MAURO ERMANNO GIOVANARDI
in collaborazione non esclusiva con il management
“La mia generazione”: Mauro Ermanno Giovanardi riscrive la musica italiana degli anni Novanta
Un album di cover in uscita il 22 settembre. 13 versioni di canzoni molto diverse tra loro: dagli Afterhours a Neffa, passando per Marlene Kuntz e Casino Royale
“La mia generazione”: Mauro Ermanno Giovanardi riscrive la musica italiana degli anni Novanta
MARCO TONELLI
PUBBLICATO IL
21 Settembre 2017
ULTIMA MODIFICA
28 Giugno 2019
16:06
La Crus univa il cantautorato scuro di Nick Cave a quello italiano di Conte e Ciampi, con in più sonorità elettroniche e Trip Hop. Uscito nel 1995, l’esordio omonimo della band milanese ha proiettato il progetto di Mauro Ermanno Giovanardi, Cesare Malfatti e Alessandro Cremonesi sul podio della musica italiana degli anni ‘90. Insieme a loro, però c’erano anche gli Afterhours, i Marlene Kuntz o i Massimo Volume. Senza dimenticare Ritmo Tribale, Neffa, Casino Royale o Cristina Donà.
Realizzato e cantato da Giovanardi, La mia generazione «è il tributo a una grande comunità di musicisti e amici e soprattutto a un’epoca unica e irripetibile», spiega a La Stampa. Un lavoro che si sviluppa attraverso un decennio vissuto in prima persona, cantato e raccontato dal cantautore lombardo. 13 brani che più lo hanno segnato, riproposti all’ascoltatore insieme agli amici e ai protagonisti della scena: da Manuel Agnelli a Samuel dei Subsonica. Il disco inizia con una versione country di Aspettando il sole di Neffa e finisce con Il primo Dio dei Massimo Volume; in mezzo brani dei Casino Royale, Bluvertigo, Subsonica e Mau Mau. L’album esce il 22 settembre: ne abbiamo discusso con lo stesso Giovanardi.